Le persone senza dimora rappresentano la forma più visibile di un disagio ampio, complesso e multiforme, caratterizzato da forme di povertà e marginalità nascoste, influenzato in modo crescente da fattori esterni legati a esperienze fallimentari, di tipo familiare o di rapporto con le istituzioni (ex detenuti, persone con patologie psichiche, alcoolisti, tossicodipendenti), e al generale e diffuso indebolimento dei legami sociali. Nelle società metropolitane diventano gravi emarginati, e poi senza dimora, le persone socialmente più deboli. Da un iniziale stato problematico si passa alla marginalità come zona che segnala il rischio, a cui segue l’esclusione, nei suoi vari stadi.
L’avvicinamento alle persone senza dimora richiede competenze pluri-disciplinari e soprattutto la sperimentazione di nuove modalità d’intervento.
Il progetto parte dalla considerazione che nella città di Milano diverse centinaia di persone senza dimora non fanno ricorso al sistema dei servizi offerti in loro favore e si propone di lavorare in maniera sperimentale sul tema della soglia d’accesso dei servizi in favore di senza dimora.
La finalità generale è ricercare, attraverso il coinvolgimento diretto di un piccolo gruppo di senza dimora, dei punti di ingresso verso i servizi per quelle persone che oggi vivono in strada e non vi accedono. Offre un percorso di formazione, orientato a verificare la possibilità di delineare il profilo di operatore pari nell’ambito della grave emarginazione adulta di strada.
La selezione. Vengono selezionati, con colloqui in profondità e in base alle competenze, alle attitudini, alla motivazione e al curriculum personale, dieci candidati segnalati dai Servizi Sociali del Settore Adulti del Comune di Milano.
La formazione in aula. Al gruppo dei candidati viene offerto un percorso formativo e di studio presso la sede della Cooperativa Comunità Progetto, della durata di una settimana, in cui vengono trattati i temi personali (l'esperienza di vita in strada, i bisogni delle persone che vivono in strada), informazioni generali sui servizi sul territorio e le modalità di accesso, la definizione delle figure professionali e dell''intervento sociale (assistenza, ascolto, accompagnamento, sostegno educativo, riabilitazione), il ruolo e i compiti dell’operatore pari per la grave emarginazione. La formazione d’aula si conclude con un colloquio individuale per una restituzione sull’esperienza.
La formazione sul campo. Alla fine della settimana formativa, vengono individuati cinque candidati che proseguiranno con la formazione sul campo, beneficiari di cinque borse lavoro per operatori pari per la grave emarginazione con CELAV (Servizio Centro Mediazione Lavoro del Comune di Milano). Attraverso il percorso formativo, la figura di operatore pari, diventa ponte, mediatore e facilitatore per l’accompagnamento di persone senza fissa dimora verso i servizi. I candidati vengono affiancati da un educatore/tutor della Cooperativa Comunità Progetto e viene loro richiesta una partecipazione attiva, e la disponibilità a condividere la propria esperienza di vita.